andare ad Adare, relax non scioglilingua

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Si può scegliere di scappare in Irlanda non solo per pagare meno tasse. Chi vuole “disintossicarsi” e allontanarsi dallo stress quotidiano, può immaginare una fuga di qualche giorno in una realtà che ha il fascino di altri tempi e ritmi per noi dimenticati.
La meta ideale è nella parte sud-occidentale dell’isola verde per antonomasia ed è un villaggio turistico. Già, un “villaggio turistico” ma non nella accezione orripilante che etichetta i “divertimentifici” delle più o meno grandi catene della ricettività vacanziera.
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Parliamo infatti di un villaggio, inteso come un agglomerato urbano di piccolissime dimensioni, che sembra costruito (non alla Truman Show) per regalare ai visitatori il senso della quiete e della sana possibilità di rilassarsi.
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Un tempo era il “guado della quercia”, riferimento cartografico che in gaelico si scriveva Ath Dara e che sulle mappe dei contemporanei navigatori satellitari deve essere cercato digitando “Adare”.
Il guado in questione era un punto di passaggio sul fiume Maigue e tuttora gli scorci più suggestivi sono incardinati proprio a ridosso del corso d’acqua.
E’ un posto da girare a piedi, la macchina fotografica a tracolla, l’orologio staccato dal polso e riposto nella tasca dei pantaloni, il telefonino spento o – per chi vuole scattare qualche immagine – rigorosamente impostato su “aereo”.
Il corso principale sembra finto, con edifici e infrastrutture che si prospettano come un ben dosato cocktail di architettura tradizionale irlandese e di stile inglese. I cottage con il tetto in paglia sono sicuramente un’attrazione ed è simpatico vedere come il restauro delle abitazioni miri a preservare questa particolarità.
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Tre alberghi e cinque ristoranti danno la dimensione del posto, ma proprio questo format quasi lillipuziano è un elemento di richiamo non solo per i golfisti che apprezzano i due campi a diciotto buche dell’Adare Golf Club.
Tre monasteri e un castello sono altri ingredienti che fanno di questa località una ricetta vincente. Una di queste costruzioni monastiche è l’Abbazia francescana, edificata nel 1464 e attualmente in rovina. Compresa nei terreni dell’Adare Manor Golf Club, la struttura torna a vivere la domenica di Pasqua perché ogni anno vi viene celebrata una santa messa.
La Chiesa del Priorato (il Priorato Agostiniano, fondato nel 1315 da John conte di Kildarem venne soppresso da Enrico VIII) ha avuto una significativa evoluzione. Assegnata nel 1807 alla Chiesa d’Irlanda, sette anni dopo vide la trasformazione del suo refettorio in una scuola.
Il terzo complesso religioso è il monastero realizzato nel 1230 dall’Ordine della Santissima Trinità, struttura oggetto di un significativo restauro nel 1811 dal Conte di Dunraven.
Da non perdere è il Castello di Desmond. Si trova poco fuori Adare, sulla strada che arriva da Limerick e porta a Kerry.
La fortezza, che risale al XIII secolo, ha sempre avuto un ruolo strategico nel movimentato e turbolento passato di questa zona. Originariamente e per quasi trecento anni proprietà della casata dei Kildare, nel 1536 – dopo una “vivace” ribellione locale – venne riscattato dalla famiglia nobiliare dei Desmond che ancora oggi dà il nome al maniero.
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Se le foto scattate una splendida domenica di sole (avere la fortuna di trascorrere oltre una settimana di bel tempo in Irlanda – come cantava De Andrè a proposito della corda d’oro di Jordi – “è un privilegio raro”) regalano emozioni “garantite”, questo video è certo capace di offrire ulteriori irripetibili suggestioni.

Chi vuole arrivare ad Adare in auto (il noleggio non è costosissimo e il vero prezzo è la guida a destra) non manca certo la localizzazione che accompagna ogni articolo di “AndandoVedendo”.

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Umberto

 

2 pensieri su “andare ad Adare, relax non scioglilingua

  1. una scappata in Irlanda la farei volentieri e il pensiero di potermi rilassare un po’ non mi dispiacerebbe…
    una meta davvero interessante

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